L’albero di giada, il cui nome scientifico è Crassula ovata, è una delle piante succulente più diffuse nelle abitazioni, apprezzata per il suo aspetto elegante e la facilità delle cure. Originaria dell’Africa meridionale, questa pianta richiede condizioni specifiche di luce, substrato, irrigazione e protezione dal freddo. Ecco allora come curare l’albero di giada, analizzando in modo dettagliato come soddisfare le sue esigenze in ogni fase dell’anno, dalla luce all’umidità, dal rinvaso alla prevenzione di parassiti grazie a queste indicazioni pratiche.
Luce, temperatura e ubicazione ideale
La luminosità è un fattore cruciale per la salute dell’albero di giada. Queste piante succulente prosperano con un’esposizione alla luce diretta per almeno quattro ore al giorno, anche se un’intensa luce indiretta può sostenere una crescita sana durante le stagioni meno luminose. È importante evitare il sole diretto nelle ore centrali estive per non causare scottature fogliari.
Le temperature ambientali ottimali vanno da 20 a 25 °C, con possibilità di sopportare escursioni tra 10 e 30 °C. Tuttavia, temperature inferiori a 7-10 °C possono causare la caduta delle foglie o il rallentamento della crescita. Pertanto, in inverno si consiglia di mantenere un ambiente interno non inferiore ai 12 °C per permettere alla pianta di sopravvivere nel migliore dei modi.
La collocazione ideale è quindi in un terrazzo o davanzale esposto a sud od ovest, con ombra parziale nelle ore centrali. In inverno è preferibile tenere l’albero di giada in stanze ben illuminate, ma lontano da fonti di calore diretto.
Substrato, drenaggio e rinvaso
Per coltivare e crescere un albero di giada sano e rigoglioso è fondamentale scegliere un terreno ben drenato. Una miscela composta da terriccio per cactacee e sabbia grossolana o perlite, in rapporto approssimativo 2:1, favorisce il deflusso dell’acqua, evitando i ristagni idrici responsabili dal marciume radicale. Inserire uno strato di ghiaia sul fondo del vaso migliora ulteriormente il drenaggio e protegge le radici dal ristagno idrico.
Un vaso poco profondo o leggermente pesante è da preferire, poiché la radice tende a svilupparsi orizzontalmente. Non è necessario un rinvaso frequente: un cambio del vaso ogni due anni è sufficiente, sostituendo il vaso solo quando la pianta ha esaurito lo spazio per l’espansione delle radici.
Subito dopo il rinvaso è meglio attendere circa dieci giorni prima di annaffiare in modo da permettere alle radici di stabilizzarsi nel nuovo substrato. Se necessario, aggiungere del fertilizzante bilanciato liquido in primavera e in estate, ma evitare gli eccessi che potrebbero danneggiare la pianta.
Irrigazione e gestione dell’umidità
Essendo una succulenta, l’albero di giada richiede annaffiature moderate e distanziate. Il substrato dovrebbe asciugarsi completamente tra un’irrigazione e l’altra. Durante la stagione vegetativa, un apporto ogni due o tre settimane è corretto, mentre in inverno si riduce a una volta al mese per evitare i ristagni idrici.
È preferibile innaffiare lateralmente sul terriccio, evitando di bagnare le foglie, che tendono a marcire se esposte all’umidità. Un segnale di eccesso di acqua è la comparsa di foglie gialle o cadenti, oppure un fusto molliccio. Invece foglie rugose e cadenti indicano una carenza idrica.
In ambienti troppo freddi o umidi, l’irrigazione deve essere ulteriormente ridotta. Questa gestione attenta previene il più comune problema dell’albero di giada, il marciume radicale.
Protezione durante l’inverno e fioritura
Nei mesi invernali la Crassula ovata entra in una fase di riposo, in cui riduce notevolmente la crescita. La pianta va posta in un ambiente fresco tra i 7 e i 12 °C, mantenendo il substrato quasi asciutto e sospendendo le concimazioni. Se il clima locale scende sotto i 5 °C, è essenziale spostare la pianta in casa o in un luogo protetto. Alcune varietà possono tollerare brevi gelate se mantenute asciutte, ma si tratta di eccezioni che richiedono una gestione specifica.
Anche gestire il riposo vegetativo in modo appropriato favorisce la salute a lungo termine della pianta e stimola una fioritura più vigorosa nella stagione successiva.
Con condizioni di luce e temperatura adeguate, l’albero di giada può fiorire in inverno con piccoli fiori stellati rosa o bianchi. Per favorire la fioritura è utile far sì che l’albero di giada trascorra il riposo vegetativo in un luogo fresco e asciutto e che in seguito riceva luce abbondante. Rimuovere foglie ingiallite e vecchie aiuta a mantenere compatta la forma della chioma e permette una migliore esposizione alla luce e una migliore ventilazione tra i rami.
Concimazione, parassiti e malattie
Durante il ciclo vegetativo si può concimare ogni due settimane con concime liquido leggero, diluito a metà rispetto alle dosi consigliate. Questi apporti supportano la crescita e mantengono il colore verde intenso delle foglie. In autunno e inverno la concimazione va sospesa, poiché la pianta è in fase latente. Un apporto eccessivo in questo periodo può provocare un accumulo di sali nel terreno e indebolire il fusto.
Pur robusta e resistente, l’albero di giada può essere attaccato da cocciniglie, afidi o acari. Le cocciniglie sono piccoli insetti cerosi che inducono l’ingiallimento fogliare; per rimuoverle si possono usare bastoncini intinti in alcool o una spugna con acqua e sapone neutro. L’oidio (muffa bianca polverosa) e altri funghi sono rari se la pianta è asciutta e ben ventilata. In caso di attacchi, la rimozione delle foglie colpite e l’utilizzo di prodotti specifici è efficace per contenere l’infestazione.
Prestare attenzione anche alla possibilità di marciume radicale in caso di eccesso d’acqua; in questo caso rimuovere le parti danneggiate e trasferire la pianta in un terreno asciutto, regolando l’irrigazione.