Preparare un concime naturale fatto in casa, anche nello spazio non ideale di un appartamento, rappresenta una soluzione efficace e sostenibile per chi coltiva piante in vaso o un piccolo orto sul balcone, senza dover ricorrere a prodotti chimici. Riciclando gli scarti organici della cucina, come fondi di caffè, bucce di frutta o gusci di uova, è possibile ottenere fertilizzanti nutrienti per le piante, riducendo al contempo i rifiuti e contribuendo positivamente all’ambiente. Ecco allora come fare un concime naturale fatto in casa e come prepararlo in appartamento, illustrando le tecniche più semplici, i vantaggi e i possibili accorgimenti da seguire.
Concime naturale fatto in casa: il metodo base
Il compostaggio domestico è il punto di partenza ideale per ottenere un concime naturale fatto in casa. Anche in spazi limitati e chiusi dell’appartamento è possibile allestire piccoli contenitori da cucina o box chiusi, nei quali accumulare scarti vegetali, fondi di caffè, filtri di tè e piccole quantità di carta non patinata. Il processo richiede aria, umidità e alternanza tra materiali ricchi di azoto e altrettanti ricchi di carbonio; in questo modo si avvia la decomposizione controllata da parte dei microrganismi, che trasformano gli scarti in humus ricco di nutrienti.
Nel giro di alcuni mesi, con un po’ di pazienza e monitoraggio dell’umidità, si ottiene un terriccio maturo, friabile e scuro, facilmente integrabile nella terra delle piante in vaso. Rispetto ai fertilizzanti chimici, il compost riduce la produzione di metano nei rifiuti e valorizza gli scarti domestici, conferendo materia organica in modo naturale. In appartamento, è possibile utilizzare sistemi chiusi che riducono gli odori, con un contenitore provvisto di fori per il drenaggio e un bilanciamento tra acqua e scarti.
Un ulteriore vantaggio è la disponibilità di questo concime: una volta maturato, l’humus può essere impiegato senza limiti di acquisto o reperibilità. È sufficiente aggiungerlo superficialmente al terreno delle piante, dosandolo secondo le esigenze, o mescolarlo con la terra di rinvaso. Appena maturo, il compost migliora la struttura del terreno, favorisce ritenzione idrica e promuove una maggiore diversità microbiologica utile alle radici
Bokashi e lombricompostaggio: soluzioni compatte
Per chi dispone di poco spazio o desidera un processo più rapido, il metodo Bokashi o quello del lombricompostaggio rappresentano due ottime alternative. Il Bokashi ha origine giapponese e prevede la fermentazione in un contenitore ermetico di scarti alimentari utilizzando un inoculo microbico, il bokashi bran. In poche settimane si ottiene un pre-compost acidulo che, dopo un breve periodo di maturazione, diventa un concime efficace. L’ambiente domestico non risente di odori ed è possibile smaltire anche avanzi di cucina difficili da decomporre.
Il lombricompostaggio, o vermicomposting, sfrutta l’azione di lombrichi rossi per degradare gli scarti organici. In un contenitore fornito di fori per aerazione e drenaggio si introducono i lombrichi e gli scarti, che in circa 2‑3 mesi vengono trasformati in vermicompost e in vermitea, un liquido fertilizzante. Il risultato è un compost altamente ricco di nutrienti, ricco di microflora e principi attivi utili alla crescita delle piante. Questa tecnica è compatibile con spazi ridotti, anche balconi coperti, e consente di ottenere fertilizzanti liquidi e solidi molto efficaci.
Entrambi i metodi richiedono un minimo di attenzione: bisogna controllare umidità e PH, evitare la presenza di materiali inadatti come carne, latticini od oli, e prestare cura alla routine di alimentazione dei lombrichi o al drenaggio del liquido in eccesso nel Bokashi. Pur comportando uno sforzo iniziale, questi sistemi consentono un’alimentazione continua delle piante e una gestione sostenibile degli scarti.
Concimi liquidi fai da te: caffè, bucce ed erbe
Accanto ai sistemi di decomposizione controllata, è possibile preparare concimi liquidi semplici e immediati utilizzando scarti domestici. Ad esempio, con i fondi di caffè è possibile ottenere un fertilizzante ricco di azoto e minerali. Lasciati in ammollo in acqua a temperatura ambiente per qualche giorno, si ottiene un infuso da diluire nell’acqua d’irrigazione. Aggiunto con moderazione, apporta nutrienti utili e aiuta a mantenere la struttura del terreno.
Anche le bucce di banana possono essere utilizzate in infusione o interrate dopo averle tagliate a pezzetti. Le banane rilasciano potassio e fosforo in modo costante, ma possono anche attrarre insetti se lasciate in superficie, per questo si consiglia di interrarle. L’acqua di cottura delle verdure, una volta raffreddata e se priva di sale, può essere usata per annaffiare le piante, offrendo un contributo di sali minerali disciolti durante la cottura.
Un ulteriore preparato consiste nell’infusione di gusci d’uovo ben puliti e tritati, lasciati in acqua bollente e poi raffreddati, per arricchire il calcio nel terreno e favorire la crescita sana delle piante. Questi metodi fai da te sono economici e facili da sperimentare: garantiscono un apporto nutritivo regolare se utilizzati con costanza e senza eccedere nei dosaggi, poiché un eccesso di sali potrebbe alterare la chimica del suolo.
Vantaggi, precauzioni e buone pratiche
L’utilizzo di concimi naturali domestici comporta numerosi vantaggi. Si riducono i rifiuti, si ottiene un fertilizzante economico e si contribuisce a un ciclo virtuoso ambientale. Queste pratiche favoriscono la vitalità delle piante, incrementano la ritenzione idrica del suolo e promuovono la biodiversità microbiologica, migliorando la salute generale del substrato.
Tuttavia, è importante adottare alcune precauzioni. Non tutte le piante tollerano gli stessi nutrienti, alcuni concimi come il caffè sono acidificanti e devono essere dosati con attenzione. L’equilibrio tra nutrienti, umidità e ph dev’essere monitorato regolarmente e non vanno usati residui confezionati o contaminati. Nel caso del lombricompostaggio, serve una ventilazione adeguata e i lombrichi necessitano di un habitat stabile e privo di odori eccessivi.
Infine, la rotazione dei metodi e la miscelazione dei materiali possono garantire un concime più equilibrato. Alternare compost, vermicompost e infusi di scarto evita la dipendenza da un’unica fonte di nutrienti e stimola lo sviluppo di piante robuste. L’applicazione regolare, equilibrata e consapevole è il segreto per ottenere piante in buono stato vegetativo, resistenti alle malattie e con un ciclo di crescita rigoglioso.