La ritenzione idrica in estate è un disturbo comune che tende a peggiorare quando il caldo, l’afa e le abitudini stagionali influiscono negativamente sull’equilibrio dei liquidi nel corpo. Spesso si avverte gonfiore a gambe, caviglie e mani, accompagnato da senso di pesantezza o tensione cutanea. Il fenomeno può interessare chiunque, ma è particolarmente diffuso tra le donne e chi conduce uno stile di vita sedentario. Ecco perché peggiora la ritenzione idrica in estate e come prevenirla con l’alimentazione adeguata e i rimedi più efficaci.
Temperature elevate e circolazione rallentata
Durante l’estate, le alte temperature provocano la dilatazione dei vasi sanguigni e linfatici, fenomeno noto come vasodilatazione, che facilita l’accumulo di liquidi nei tessuti periferici come le gambe e le caviglie. Questa dilatazione indebolisce le piccole valvole venose deputate al ritorno del sangue verso il cuore, rendendo più difficile lo smaltimento del plasma. Di conseguenza, il liquido tende a ristagnare negli spazi interstiziali, provocando gonfiore ed eventuale dolore localizzato.
Inoltre, durante l’estate si verifica spesso una maggiore disidratazione. Quando l’apporto idrico non è sufficiente, l’organismo attiva risposte compensative, aumentando la produzione di ormoni antidiuretici e trattenendo più liquidi. È un meccanismo originariamente protettivo, ma che acuisce la ritenzione e ostacola il drenaggio fisiologico. In questo quadro i sintomi compaiono anche in persone sane, enfatizzati da esposizione solare prolungata, sedentarietà e ambiente caldo-umido.
Un altro elemento che peggiora in estate è la stasi linfatica: il sistema linfatico, che accompagna la circolazione venosa, rallenta per il calore e la minore attività fisica. Questo contribuisce ulteriormente all’edema, soprattutto in chi ha problemi di microcircolazione pregressi o vene varicose, ma può interessare anche persone senza patologie conclamate.
Alimentazione mirata: acqua, potassio e sostanze naturali
Un’alimentazione equilibrata gioca un ruolo decisivo nella prevenzione della ritenzione idrica estiva. Bere almeno due litri d’acqua al giorno favorisce la diuresi e contrasta i processi di stagnazione. Integrare l’alimentazione con frutta e verdura ricche d’acqua come cocomero, cetrioli, zucchine, finocchi e sedano contribuisce a mantenere l’equilibrio idrico, grazie anche al contenuto di potassio.
Ridurre l’assunzione di sodio è un altro elemento fondamentale. Il sale favorisce la ritenzione mentre spezie, erbe aromatiche e limone rappresentano ottime alternative per insaporire senza aumentare i liquidi. Ridurre i cibi ultra processati e gli insaccati significa eliminare fonti nascoste di sodio.
Alcuni nutrienti come la vitamina B6, presente in ceci, avena e carne magra, aiutano il drenaggio ed equilibrano gli ormoni che influenzano la ritenzione, offrendo un supporto naturale in presenza di cicli mestruali predisponenti. Infine, le sostanze naturali con effetto drenante come finocchio, tarassaco, equiseto e mirtillo, utili sotto forma di tisane o integratori, possono alleggerire i sintomi, se utilizzate con moderazione.
Movimento quotidiano e strategie fisiche
L’attività fisica moderata svolge un ruolo essenziale per la circolazione venosa e linfatica. Camminate di mezz’ora, nuoto o esercizi leggeri stimolano la “pompa muscolare”, favorendo il ritorno del sangue al cuore e limitando l’accumulo di liquidi. È consigliabile evitare sforzi eccessivi nelle ore più calde, scegliendo il mattino presto o il tardo pomeriggio per muoversi.
Durante il giorno è utile alternare pause dinamiche a momenti di riposo. Sollevare le gambe sopra il livello del cuore, anche solo per dieci minuti, aiuta a scaricare la pressione venosa e alleviare i sintomi di gonfiore. Massaggi drenanti, manuali o con dispositivi specifici, stimolano ulteriormente il deflusso dei liquidi.
Per chi trascorre molte ore in piedi o seduto, calze a compressione graduata possono essere indicate, ma sempre su consiglio medico. Inoltre, evitare di indossare abiti stretti, tacchi alti o stare ferme a lungo contribuisce a prevenire l’intensificarsi della ritenzione.
Rimedi complementari: fanghi, pressoterapia e docce
Tra i rimedi complementari, docce alternate fredde e calde alle gambe stimolano la circolazione, riducono il gonfiore e migliorano la elasticità dei vasi venosi. In spiaggia, immergere le gambe in acqua fresca e camminare nel mare offre un miglioramento immediato beneficio circolatorio.
La pressoterapia, terapia non invasiva che simula un massaggio linfodrenante tramite compressione graduata, favorisce il ritorno venoso e riduce l’edema, trovando utilizzo anche in ambito estetico. È utile in presenza di insufficienza venosa o linfedema, ma deve essere utilizzata con criterio e sotto controllo.
Anche fanghi e impacchi naturali come argilla, alghe o estratti vegetali possono offrire sollievo locale e stimolare il drenaggio cutaneo, se applicati con regolarità e rispettando l’integrità della pelle . Tuttavia, nessun rimedio sostituisce una buona strategia nutrizionale idratante.
La ritenzione idrica peggiora in estate a causa delle alte temperature, della vasodilatazione e della ridotta efficienza del drenaggio venoso e linfatico. Un approccio integrato, basato su idratazione costante, riduzione del sodio, equilibrio tra potassio e nutrienti drenanti, attività fisica moderata e rimedi complementari, rappresenta la strategia più efficace per prevenirla. Una gestione consapevole dello stile di vita, soprattutto in presenza di fattori predisponenti, consente di ridurre i sintomi e mantenere benessere e leggerezza durante la stagione estiva.