La scelta dell’attrezzatura di base per lavorare il terreno è un passo essenziale per ogni giardiniere, indipendentemente dall’esperienza. Le vanghe sono strumenti indispensabili: le varianti a lama smussata o appuntita devono essere selezionate in base alla durezza del suolo e alla necessità di lavorare tra le piante. Le misure più comuni delle lame variano tra i 29×19 cm e i 23×14 cm.
Per operare in spazi ristretti o tra aiuole fitte, è spesso preferibile l’uso di una lama appuntita, anche se più difficile da maneggiare. Gli uomini tendono a preferire vanghe più larghe per l’efficacia nel lavoro pesante, mentre le lame più strette risultano utili per chi ha meno forza fisica. L’impugnatura, preferibilmente in materiale antiscivolo, è un altro dettaglio da non trascurare.
Tra gli altri attrezzi da scavo si annoverano le forche e i rastrelli. Le prime, munite di rebbi progettati per affondare con facilità nel terreno, sono particolarmente adatte per rompere zolle dure. I rastrelli, in particolare quelli con rebbi angolati, permettono di distribuire il terreno e raccogliere detriti, risultando essenziali per la preparazione e la manutenzione dei letti di semina.
Strumenti per la cura del prato e la potatura
La manutenzione del prato richiede strumenti specifici come il coltello da bordura, utilizzato per definire i margini con precisione. Questo attrezzo, dotato di lama ricurva, è ideale anche per tagliare l’erba in punti difficilmente accessibili o lungo i vialetti. L’uso corretto del coltello da bordura favorisce una finitura ordinata del giardino.
Per la potatura, si distinguono diversi tipi di cesoie, alcune con lame curve per tagli netti su piccoli rami, altre dritte per lavorare con precisione su fusti più spessi. Esistono anche versioni a lunga impugnatura, pensate per persone con ridotta mobilità o per lavorare in altezza senza l’ausilio di scale. La scelta del modello deve tenere conto della frequenza d’uso e della tipologia di piante da trattare.
Ulteriori strumenti comprendono roncole e falci, utili per tagliare erba alta o rami giovani. Questi strumenti, dotati di lame robuste, sono indicati per interventi energici e vengono spesso preferiti da chi cura giardini di grandi dimensioni. Per un uso più mirato, invece, è possibile ricorrere a seghe specifiche da potatura o a cesoie per siepi.
Macchinari per la manutenzione del prato
Per il taglio dell’erba si utilizzano le falciatrici, suddivise in modelli a cilindro, rotanti e a cuscino d’aria. Le falciatrici a cilindro sono particolarmente adatte per prati ornamentali, grazie al taglio preciso fornito dalle lame orizzontali. Richiedono però una manutenzione regolare e sono meno efficaci su terreni irregolari.
Le falciatrici rotanti sono invece dotate di lame che girano rapidamente sotto un carter protettivo. Esse tagliano anche l’erba alta e quella cresciuta eccessivamente, e sono disponibili sia in versione elettrica che a benzina. La larghezza di taglio, che può arrivare fino a 60 cm, ne determina l’efficacia su superfici ampie.
Le falciatrici a cuscino d’aria, infine, sono leggere e maneggevoli, ideali per prati piccoli o inclinati. L’assenza di ruote le rende pratiche in spazi angusti, ma meno stabili su terreni irregolari. A supporto, si possono usare anche tosaerba con filo di nylon, indicati per rifinire bordi, tronchi e punti difficili da raggiungere.
Sistemi di irrigazione e spruzzatori
Un giardino ben mantenuto richiede un sistema di irrigazione adeguato. I tubi flessibili con microfori consentono una distribuzione uniforme dell’acqua, particolarmente utile negli orti o nei filari. La lunghezza consigliata varia in base alla superficie da coprire, ma in genere si parte da almeno 5 metri.
Gli spruzzatori oscillanti o a impulsi sono strumenti molto diffusi per l’irrigazione regolare di aree rettangolari. Alcuni modelli permettono di regolare la pressione e l’ampiezza del getto, adattandosi a diverse esigenze. Per piante più sensibili, è consigliato l’uso di testine a pioggia o a bassa pressione, meno aggressive sul fogliame.
Infine, per l’applicazione di fitosanitari o trattamenti fogliari, gli spruzzatori manuali o a pompa sono indispensabili. Quelli a pistola sono indicati per piante isolate, mentre per trattamenti più ampi è preferibile un modello a pressione continua. Alcune soluzioni casalinghe prevedono anche l’uso di siringhe collegate a tubi in immersione.